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Agrisole-Conad: per l'uva da tavola pugliese produzione in frenata del 25%

Vincenzo Rutigliano

Basse temperature e nubifragi hanno penalizzato l'offerta calata in media del 25-30%. Listini in calo per le varietà con seme mentre si diffondono sempre più le Apirene

Calo della produzione in media del 20-30% conseguenza delle basse temperature di maggio e del maltempo di luglio (nubifragi e grandinate), ritardi nella raccolta di almeno 10-15 giorni, qualità dei primi tagli di uva Vittoria - grazie al recupero del grado zuccherino con il caldo scoppiato da metà luglio in poi - mediamente buona e rinvio a fine agosto, inizio settembre, della raccolta di uva Italia.

Con corollario di quotazioni di esordio su valori decisamente inferiori a quelle della campagna 2018.

La mappa dell'uva da tavola pugliese 2019 è tutta dentro questo perimetro: ancora il maltempo a dettare l'agenda con il freddo di maggio che ha inciso sulla fruttificazione di molte varietà, anche delle primizie senza semi, e la grandine ed i nubifragi del 10 luglio che hanno distrutto impianti e danneggiato fondi un po' dovunque. Risultato: la Puglia è stata praticamente assente dal mercato dell'uva da mensa - sia delle primizie che delle medie tardive - per almeno due settimane e solo da qualche giorno la situazione è cambiata con un netto recupero.

La flessione produttiva è stata quindi in media del 25-30% con punte anche del 50% per qualche varietà senza semi come la Black Magic. Il maltempo ha colpito in particolare le aeree viticole da mensa del sud est barese con grandine e pioggia a Rutigliano, Noicattaro, Casamassima, Adelfia, Conversano, ed il nord barese a Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Terlizzi, Bitonto, fino a Canosa di Puglia e Loconia.

È emersa in tutti questi casi l'importanza delle reti antigrandine, dove esistenti, rispetto alle sole coperture di plastica con i teli bucati dai chicchi di grandine. Al netto dell'areale tarantino dove la sau è leggermente diminuita, le superfici interessate dalla coltura sono rimaste stabili rispetto al 2018. Continuano poi a perdere terreno le uve con seme.

Si prevede infatti che nei prossimi 4-5 anni la percentuale delle apirene coltivate, per esempio dai soci esportatori di Apeo, sarà pari al 50%. «La campagna è finalmente entrata nel vivo dal 20 luglio - dice il presidente dell'associazione Apeo, Giacomo Suglia - dopo le primizie raccolte a partire da fine giugno, ma per quantità molto limitate. Le quotazioni di esordio si sono attestate su valori decisamente inferiori rispetto al 2018 ».

«A fine agosto primi di settembre, con l'arrivo della varietà Italia -spiega Donato Fanelli, coordinatore del Comitato Uva da tavola dell'OI Ortofrutta Italia- il mercato si farà molto più interessante per l'uva pugliese perchè la qualità sarà ottima a giudicare dall'andamento climatico di questi giorni e recupereremo così il vuoto successivo ai nubifragi e alla grandine, subito coperto dalla Sicilia e dall'arrivo di uva estera».

A settembre poi, anticipa Fanelli, i componenti del comitato Uva si vedranno per pianificare la campagna promozionale dell'uva in tutto il territorio italiano.


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