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Enea sperimenta il pomodoro San Marzano ad alte proprietà nutracetiche

Silvia Marzialetti

I ricercatori hanno caratterizzato 18 linee della bacca (con mutazioni singole o multiple) responsabili del contenuto di pigmenti

Dall'unione di tecniche convenzionali e biotecnologie innovative è nato un nuovo pomodoro San Marzano, una delle varietà tradizionali più diffuse ed apprezzate in Italia e nel mondo, con nuovi colori, sapori e proprietà nutritive. Un team di ricercatori di Enea, Crea e delle università Politecnica di Valencia e degli Studi della Tuscia, ha ridisegnato dal punto di vista estetico, organolettico e nutritivo questo simbolo del territorio campano, mantenendo invariata la tipicità della specie tradizionale, con peculiarità organolettiche uniche che derivano dall'interazione con il terreno vulcanico su cui cresce, nella zona dell'Agro Nocerino-Sarnese, in provincia di Napoli.

Nello specifico, i ricercatori hanno caratterizzato 18 linee della bacca San Marzano (con mutazioni singole o multiple) responsabili del contenuto di pigmenti quali carotenoidi, clorofilla, flavonoidi e del processo di maturazione. L'Università degli Studi della Tuscia si è occupata della caratterizzazione degli aspetti vegetativi, riproduttivi e genetici del frutto. I ricercatori Enea invece si sono impegnati nell'analisi metabolomica, cioè nella caratterizzazione chimica dei frutti di genotipi di San Marzano, con particolare riferimento alle molecole associate a caratteristiche sensoriali quali colore e gusto.


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