Ambiente

Biogas e Biometano una grande chance per la transizione energetica

Enzo Losito Bellavigna*

Intervento dell'Ad di ABEnergy: la transizione va gestita. Va valorizzato il patrimonio italiano di 2mila impianti installati in Italia di biogas

Non esiste una bacchetta magica verde!
So che pensate ormai di sapere cosa sia la transizione energetica. Lo pensavo anche io! Ma in realtà, molte persone (anche alcuni legislatori a livello mondiale, sfortunatamente) si comportano come se non ci fosse alcun periodo di transizione o lo intendono così breve come se i sistemi energetici di aziende, comunità ed interi paesi potessero essere “greenwashed” con un tocco di una bacchetta magica verde.

Permettetemi di dare un'altra prospettiva. Nei prossimi decenni la generazione di energia sostenibile sostituirà i combustibili fossili come fonte di energia; ma non è realistico aspettarsi che questa transizione avvenga rapidamente, non prima di 20 anni almeno. Greta ha già vinto. Ma ora bisogna gestire veramente la transizione. L’onda delle rinnovabili e della sostenibilità è ormai così alta e radicata in quasi tutto il mondo (almeno in quello Occidentale) che nessuno riesce più a fermarla. Questo è un bene. Anche il mondo della finanza, che sconta profitti futuri, si sta convertendo. Molte aziende sono costrette al “greenwashing” perché consumatori e stakeholders non accettano più modelli diversi. Ma il destino di milioni di lavoratori, di interi settori industriali ed anche di alcuni paesi dipende da come gestiremo la transizione energetica nei prossimi 10/20 anni. Quel futuro verde auspicato da tutti non è ancora arrivato. È necessario che si verifichino tre tre condizioni indispensabili che in realtà non si sono ancora prodotte. In primo luogo le tecnologie verdi/rinnovabili devono essere affidabili, anche in termini di stabilità di produzione energetica e criteri manutentivi; occorre poi un’infrastruttura energetica fino all’ultimo miglio, all’uscio di aziende e condomini; e sono necessari costi sostenibili ed un ritorno sull’investimento che non si misuri in decadi.

Il gas naturale può giocare un ruolo vitale nella transizione energetica.Abbiamo bisogno di una transizione intelligente ed efficace. È risaputo che bruciare gas naturale/metano è significativamente meno inquinante del carbone e offre numerosi vantaggi: genera il 50% - 60% in meno di CO2 quando viene bruciato in una centrale elettrica a gas naturale nuova ed efficiente rispetto alla CO2 emessa mediamente da una nuova centrale elettrica a carbone, oltre a rilasciare quantità trascurabili di zolfo, mercurio e particolato.

Il gas naturale è un ottimo combustibile per aggiungere flessibilità e stabilità alle fonti energetiche rinnovabili. Per la maggior parte delle aziende e delle famiglie in moltissimi paesi, l'accesso al gas metano è facile, economico ed immediato. Il gas naturale è la migliore scelta a livello di carburante per i luoghi in cui non sono prontamente disponibili alternative economiche a zero emissioni di carbonio. C'è abbondanza di gas naturale disponibile a livello globale e in questa ottica il bio-metano può svolgere un ruolo importante.

Il questo ambito esistono prodotti generati da agricoltura e allevamento che diverranno nei prossimi anni sempre più importanti nel processo di transizione. Il gas rinnovabile promette di raggiungere 4 miliardi di metri cubi entro il 2026 per poi toccare i 6 miliardi nel 2030: circa il 10% del consumo totale di gas naturale. Gli impianti di biogas e biometano sono altamente complementari con le altre rinnovabili e il biometano può essere immesso nella rete del gas, riutilizzato per la generazione elettrica o termica, sfruttato in processi industriali o impiegato come biocarburante avanzato nei trasporti, soprattutto in quelli pesanti e di difficile elettrificazione come quelli navali. Occorre valorizzare il patrimonio costituito dagli oltre 2mila impianti a biogas installati sul territorio nazionale, di cui l'80% in ambito agricolo, che equivalgono a oltre 1400 MW di potenza installata e a circa 11 TWh all'anno di energia prodotta.

Il gas naturale può essere inoltre trasformato per generare efficienza ad emissioni contenute attraverso la tecnologia della cogenerazione. Una tipica centrale elettrica a combustibili fossili ha un'efficienza di circa il 33%: i due terzi dell'energia in ingresso per generare elettricità vengono persi, principalmente sotto forma di calore nell'atmosfera. Gli impianti di cogenerazione catturano la maggior parte di questa perdita di calore in modo che la conversione dell'energia diventi molto più efficiente, in genere salendo al 60% - 85% o più. È necessario meno carburante per generare un'unità di energia in un impianto di cogenerazione, riducendo le emissioni di gas serra e inquinanti.

Gli impianti di cogenerazione in grado di bruciare combustibili diversi (biogas o biomassa) garantiscono la disponibilità di combustibili primari a prezzi accettabili, semplicemente prevedendo la possibilità di cambiare il combustibile di alimentazione.Certo, i prezzi attuali del gas rappresentano un problema, ma si tratta di un picco temporaneo. Tutto dipende delle curve di domanda e offerta. E metto volutamente al primo posto le curve di offerta: il mondo galleggia su un immenso mare di petrolio, gas e carbone.

Non ci sono ragioni sostanziali lato offerta a giustificare gli aumenti dei prezzi. Anzi. Pertanto, le oscillazioni sono guidate da speculazioni, aggiustamenti a breve termine e dalla peculiare struttura dei canali di distribuzione dai produttori ai consumatori di gas metano. Naturalmente, il mondo intero che si sta riprendendo dalla pandemia ha spinto la domanda di gas a nuovi massimi.

Ma il futuro, prima o poi, arriva. Tra 10/20 anni, molte tecnologie (come l’idrogeno) offriranno alternative migliori verso un futuro più sostenibile. Nel frattempo, dovremo far affidamento sul mix energetico esistente. Alle aziende può essere richiesto di inquinare meno ed essere più sostenibili, ma non si può chiedere loro di risolvere il puzzle energetico senza tecnologie affidabili, costi sostenibili ed un’infrastruttura energetica accessibile. Il gas naturale, oggi e nel prossimo futuro, può garantire tutto questo.

*Amministratore Delegato, AB Energy SpA


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