Politiche Agricole

Tornano sul mercato le montagne di latte in polvere finite all’ammasso Ue dal 2015

A.R.

Oltre 190mila tonnellate su 380 saranno riversate dai magazzini pubblici su un mercato che si stava faticosamente riprendendo dalla fine delle quote

Ricordate le montagne di latte in polvere che diedero il via allo smantellamento degli incentivi comunitari alla produzione? Nel nuovo corso della Politica agricola ora tornano – per metà – sul mercato. Con effetti potenzialmente dirompenti e tutti da verificare su un mercato che si stava faticosamente riprendendo dallo smantellamento delle famigerate quote (costato solo all’Italia, per inciso, circa 4 miliardi di multe). È inoltre opportuno ricordare come la crisi del settore lattiero-caseario seguita alla fine delle quota sia già costata più di un miliardo di euro alle casse comunitarie, anche per i ritiri di prodotto dal mercato. Tant'è che, proprio per questo motivo, il regime è stato rivisto e reso più flessibile.

Metà del latte scremato in polvere acquistato per gli stock pubblici dal 2015 (190 mila tonnelate su 380 mila) sono state reimmesse nel mercato senza alterarne il funzionamento e senza danneggiare la ripresa del settore. Lo indica la Commissione europea. L'ultima vendita all'asta di trentamila tonnellate risale all'8 novembre. L'ultimo rapporto sui prezzi dei latticini pubblicato dal Milk Market Observatory mostra miglioramenti sia per il latte che per il latte scremato in polvere confermando, indica la Commissione, «l'attenta gestione degli stock» a livello europeo. L'intervento pubblico nel mercato ha giocato un ruolo importante nella stabilizzazione dei prezzi tra il 2015 e il 2017 aiutando a rimuovere i surplus. A fine 2016 la Commissione ha aperto le aste pubbliche prima mensili poi bimensili per riportare sul mercato gradualmentye gli stock.

La prossima asta di vendita sarà il 22 novembre. Il settore dei latticini rappresenta più di metà dell'attuale surplus commerciale agricolo della Ue. Gli ultimi data del Milk Market Observatory indicano che i prezzi di latte scremato in polvere hanno subito fluttuazioni sotto il livello di intervento (169,0 euro per cento chili) negli ultimi dodici mesi. La situazione, indica la Commissione, sta leggermente migliorando da maggio 2018. Per il latte, dopo la caduta a un livello di prezzo di 32 centesimo al cholo a maggio, c'è stato un aumento con un prezzo medio di 35 centesimi a settembre.

Per il burro, con un andamento mai visto dal 2017, i prezzi sono stati superiori a 5 mila euro per tonnellata per gli ultimi sei mesi. Quanto al formaggio, i prezzi continuano a essere a un livello giudicato positivo nonostante un leggero incremento degli stock a livello della produzione. La domanda dei consumatori risulta robusta come non mai.
Dopo una forte crescita, la produzione complessiva di latte nella Ue per il 2018 è prevista raggiungere un modesto +0,8 per cento. I fattori chiave che incidono negli ultimi mesi dell'anno saranno le condizioni metereologiche, i prezzi del latte e dell'alimentazione degli allevamenti che determineranno la capacità degli allevatore di compensare la disponibilità inferiore di foraggio dovuta alla siccità estiva.


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