Mercati

Alimentaria 2020: Dop&Igp e sostenibilità le architravi del settore alimentare europeo

Giorgio dell'Orefice

Intervista a José Antonio Valls, Ceo della manifestazione biennale (dal 20 al 23 aprile prossimi a Barcellona) tra i principali appuntamenti del settore agroalimentare europeo.

Avanti con le denominazioni d'origine e la promozione degli elevati standard di qualità che sono l'architrave della produzione alimentare europea. Ma attenzione anche alla sostenibilità che sarà sempre più un fattore in futuro e dovrà essere al centro anche della prossima riforma della Politica agricola comune. Sono gli obiettivi per il settore agroalimentare Ue secondo José Antonio Valls, general manager e Ceo di Alimentaria and Alimentaria Exhibitions, intervistato da Agrisole in vista della prossima edizione della manifestazione biennale (in programma alla fiera di Barcellona in Spagna dal 20 al 23 aprile 2020) tra le principali in Europa dedicate al settore alimentare. All'ultima edizione, quella 2018 presero parte 4.500 aziende espositrici e oltre 150mila visitatori provenienti da 30 paesi.

Che tipo di politica auspica da parte della nuova Commissione Ue per il futuro del cibo europeo?

L'Unione europea deve unire le forze e sviluppare una politica alimentare comune che migliori l'attuale politica agricola comune (PAC). In questo modo, sarà garantita la sostenibilità del sistema alimentare. Credo che i punti che questa nuova riforma debba affrontare siano i cambiamenti climatici, la malnutrizione e il futuro dell'agricoltura. Cioè, le principali sfide del prossimo futuro. In realtà, queste sfide sono pienamente in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, un piano d'azione globale adottato dalla comunità internazionale con l'obiettivo di trasformare il mondo, sradicare la povertà, contrastare il cambiamento climatico e ridurre le disparità. Credo che i paesi dell'U.E. debbano assumere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, poiché comportano la responsabilità della qualità della vita, del benessere e della prosperità non solo del presente, ma anche delle aspettative delle generazioni future. In questa ottica, Alimentaria supporta attivamente gli SDG, che identifichiamo come una responsabilità e anche come un'opportunità, legata al nostro ruolo di generatore di impatto economico e sociale.

I produttori italiani guardano alle regole di etichettatura che ne pensa?

In Alimentaria crediamo fermamente nell'importanza dell'etichettatura dei prodotti alimentari. L'industria alimentare deve adattarsi rapidamente alle nuove sfide poste dalla società e dai mercati e, al momento, richiedono etichette chiare e esplicative. Dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), promuovono attivamente nuovi sistemi di etichettatura che vadano nel senso si proteggere la salute e l'alimentazione dei consumatori ed evitare le frodi durante la commercializzazione dei prodotti. Alimentaria è costantemente attenta ai cambiamenti della società e del settore, come dimostra la creazione del nuovo Osservatorio di Alimentaria Trends, in cui verranno analizzate le tendenze emergenti, come la mancanza di alimenti funzionali o come assicurare dappertutto continuità nell'offerta.

Come sarà possibile difendere sui mercati i prodotti europei di qualità dagli attacchi dei falsi?

Un'etichettatura chiara, in cui vengono forniti i dettagli sul contenuto dei prodotti e una denominazione di origine sono aspetti fondamentali per i consumatori per sapere quali prodotti stanno acquistando e per sapere quali provengono dall'Unione europea e quali no. L'informazione e la comunicazione sono essenziali per aumentare la consapevolezza delle differenze tra alimenti con una denominazione di origine e quelli che non hanno questo sigillo distintivo. Ad esempio, la sala delle Terre di Spagna presso Alimentaria, dove sono esposti i prodotti delle diverse regioni spagnole, è un'eccellente opportunità per capire come la presenza e la varietà nel mercato dei prodotti con denominazione di origine sia in aumento, così come sistema di indicazioni geografiche

Qual è la migliore strada per promuovere sui mercati internazionali i cibi di qualità europei?

L'Unione europea è sempre stata considerata una delle regioni con la più grande ricchezza gastronomica grazie alla sua alta qualità e varietà. International Pavilions de Alimentaria è un piacevole esempio di questa diversità, poiché questa manifestazione ha riunito oltre 480 espositori internazionali nella sua ultima edizione. L'86% degli espositori di Alimentaria 2018 era di origine europea. Per promuovere il consumo e i prodotti europei di qualità, sono essenziali le azioni di comunicazione sui vantaggi che offrono tali prodotti. Stiamo vivendo un momento di cambiamento nel settore alimentare. Sempre più spesso, la società richiede nuovi modi di nutrire, più sani e sostenibili. Tutti obiettivi che l'Unione europea, ha sempre promosso anche se credo che nuove azioni in questo senso vadano intraprese e rafforzate. In questa ottica le politiche Ue di promozione delle Denominazioni d'origine siano molto utili.

Come è possibile far conoscere ai consumatori internazionali gli standard di sicurezza alimentare europei?

È essenziale che i consumatori sappiano tutto ciò che è dietro al cibo e alle bevande che consumano. L'Unione europea dovrebbe essere orgogliosa di tutti i risultati ottenuti in termini di sicurezza alimentare, con il programma "dal campo alla tavola" credo, come ne siamo convinti ad Alimentaria, che il corretto funzionamento di questa iniziativa dovrebbe servire da Guida per altre aree geografiche

Cosa pensa della sostenibilità? Ritiene che possa essere una chiave per i mercati del futuro?

Indubbiamente, la sostenibilità è presente in tutti i settori. È essenziale che tutti gli attori coinvolti nel settore alimentare e delle bevande, da agricoltori, distributori fino ai saloni come Alimentaria, sostengano iniziative che promuovano una maggiore sostenibilità. La popolazione mondiale aumenta progressivamente, mentre le risorse naturali sono limitate. Motivo per cui la produzione, la distribuzione e la commercializzazione del cibo devono essere sostenibili. Dobbiamo sradicare problemi come lo spreco di cibo. Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), circa un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene perso. Da Alimentaria Exhibitions, sosteniamo che questi dati siano ridotti in modo esponenziale grazie alla produzione sostenibile. Questo, insieme ad altre nuove sfide nel settore alimentare, sarà analizzato e discusso nella prossima edizione di The Alimentaria Hub.


© RIPRODUZIONE RISERVATA