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Francia, il ministro dell’Ecologia Hulot dichiara «guerra al glifosato»

A.S.

Parlamento invitato a riconsiderare l'emendamento al progetto di legge sull’alimentazione, che sancisce la separazione tra attività di vendita e di consulenza agli agricoltori in materia di fitofarmaci

In Francia monta cresce il fronte dei no-glifosato, dopo la sentenza Usa sul caso Monsanto.
Ha preso posizione, e con toni particolarmente duri, il ministro per la transizione ecologica, Nicolas Hulot: «La sentenza della magistratura Usa - ha dichiarato - segna l'avvio di una guerra per ridurre in modo massiccio l'uso dei prodotti più pericolosi. Purtroppo non è possibile anticipare la scadenza già fissata per il bando del glifosato alla fine del 2021. Mi auguro, però, che altri Stati membri dell'Unione europea, e anche dall'altra parte dell'Oceano, scelgano di seguire l'iniziativa francese».
Da ricordare, al riguardo, che nel novembre dello scorso anno è stata varata a livello Ue una proroga della durata di cinque anni dell'autorizzazione relativa al glifosato.
Secondo il ministro francese, la condanna della Monsanto «costituisce un punto di riferimento per l'applicazione del principio di precauzione».
Hulot ha poi invitato il Parlamento, con riferimento al dibattito in corso sul progetto di legge riguardante l'alimentazione a l'agricoltura, a riconsiderare il voto contrario, espresso nelle scorse settimane, sull'emendamento che stabiliva la separazione tra le attività di vendita e di consulenza agli agricoltori in materia di fitofarmaci.
La presa di posizione del ministro francese si è chiusa in modo fortemente polemico.
«Non dobbiamo dimenticare – ha detto – che imprese come la Monsanto non hanno come obiettivo il benessere dell'umanità; bensì quello dei propri azionisti».
Al ministro ha risposto Franck Garnier, presidente del gruppo Bayer France, la società che ha rilevato di recente la Monsanto.
«Far riferimento a una guerra è un modo di esprimersi forte, che considero non appropriato», ha dichiarato. «Il nostro lavoro è una parte delle soluzioni, che vanno trovate con uno schema di stretta cooperazione».
Il leader della Bayer France ha poi sottolineato «che si sta lavorando intensamente con gli agricoltori, per sviluppare alternative ai prodotti fitosanitari classici». E ha fatto, in particolare, riferimento «a sostanze naturali che potranno, perciò, essere utilizzate anche nel contesto dell'agricoltura biologica».


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