Imprese

Vegea porta al Victoria & Albert Museum l’abito che prende forma dalle vinacce

Silvia Marzialetti

Abiti sfrangiati e colorati prendono forma da bucce, semi e raspi.L’azienda di Progetto manifattura specializzata in recupero di scarti agro-alimentari va alla conquista dei mercati

Vegea sbarca al Victoria & Albert Museum di Londra
Dopo la vittoria del Global Chance Award di H&M e la partecipazione al Parlamento europeo in occasione della «Europe’s Top 50 innovators», l’azienda specializzata nel Vegeatextile, il biotesssuto derivato dalle vinacce di scarto, conquista la mostra «Fashioned from nature» sulla moda sostenibile, con un outfit di Tiziano Guardini.
Leitmotiv dell’esposizione, la produzione bio, alternativa ai materiali di origine fossile.
Dopo Londra la mostra toccherà - con un tour della durata di tre anni - i musei più importanti del mondo, in compagnia di altri brand come Christian Dior, Stella McCartney, Ferragamo, Calvin Klein, Conscious exclusive di H&M.

La storia di Vegea
Nata nel 2016 con la mission di abbattere l’enorme stock di rifiuti prodotti dall’agrindustria, attraverso la valorizzazione degli scarti agroalimentari, Vegea rappresenta il fiore all’occhiello di Progetto manifuttara, l’incubatore green e circular di Trentino Sviluppo. Il Vegeatextile è sotto i riflettori del mondo della moda, che sta finanziando l’industrializzazione del processo produttivo attraverso la creazione di un consorzio industriale dedicato, di cui Vegea gestisce la parte tecnologica.
Ottenuto attraverso uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia (bucce, semi e raspi dell’uva), il materiale è utilizzato non soltanto per l’abbigliamento, ma anche per accessori, arredo, packaging, per il settore automobilistico e per i trasporti.
A marzo il progetto Vegeatextile ha superato le selezioni per accedere ai finanziamenti europei stanziati dal programma Horizon 2020 Sme Instrument fase II, sostenuto dalla Commissione europea e dal ministero degli Affari Esteri italiano.
Proprio il ministero ha incluso nella mostra internazionale «Italia: la bellezza della conoscenza» un abito realizzato in Vegeatextile di Tiziano Guardini, che sarà parte di un’installazione realizzata con il contributo diretto del Consiglio nazionale delle ricerche e di quattro musei scientifici italiani (Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli; museo Galileo di Firenze; museo delle Scienze di Trento; museo nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano) e che raggiungerà anche Dubai e Tokyo.

L’attenzione dell’industria
E da parte dei gruppi industriali cresce l’interesse nei confronti di Vegea. «L’attenzione è alta», spiega Gianpiero Tessitore, propietario dell’azienda. «Dal canto nostro siamo sempre più concentrati sulla ingegnerizzazione di tecnologie, che consentano il recupero dei rifiuti attraverso la creazione di matrici polimeriche per applicazioni nei più svariati settori».


© RIPRODUZIONE RISERVATA