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Agrisole-Conad: un'unica stima sulla vendemmia per dare certezze ai produttori

G.d.O.

Intesa tra Ismea-Uiv e Assoenologi per riunire le competenze e i rispettivi know how per fornire un dato univoco sulle previsioni vendemmiali e mettere fine al "balletto di cifre" degli scorsi anni

Da quest'anno, per la prima volta dopo decenni, Ismea e Unione italiana vini da un lato e Assoenologi dall'altro, le organizzazioni che storicamente redigono due distinti outlook sulla produzione di vino in Italia, comunicheranno un'unica previsione sulla vendemmia. E lo faranno in un incontro pubblico al ministero delle Politiche agricole a Roma il prossimo 4 settembre. Si spera in questo modo di mettere fine al "balletto di cifre" che è andato in scena negli ultimi anni e che ha generato più di una tensione all'interno della filiera vitivinicola.
A cominciare dal fatto che più volte nel recente passato è capitato che l'Italia comunicasse a Bruxelles un dato ufficiale sulla produzione vitivinicola che poi alla prova dei fatti si rivelava meno presico si altre stime circolate ufficiosamente.

Ma, soprattutto, a preocccupare i produttori sono state le conseguenze di mercato. Innazitutto perché le stime hanno un immediato effetto sull'andamento dei prezzi all'ingrosso delle uve e dei vini e una importante fonte di possibili tensioni.

Senza dimenticare le difficoltà di programmazione. Perché una differenza tra le diverse statistiche di pochi punti percentuali poi proiettata sul totale della produzione italiana si traduce in decine di milioni di bottiglie di differenza. E un dato così "ballerino" si traduce in grandi difficoltà per le imrpese di mettere a fuoco le proprie strategie di mercato .
« Per troppo tempo – ha detto il direttore generale di Ismea, Raffaele Borriello - le previsioni sulla vendemmia si sono rivelate una gara a chi forniva prima un numero generando solo confusione. Vogliamo invece tornare a un servizio utile per le imprese e per le istituzioni che devono poter intervenire nel caso si generino emergenze che possono portare a crolli di offerta o a casi di sovrapproduzione con conseguenti rischi per gli equilibri di mercato".
«La definizione di un'unica previsione vendemmiale – ha aggiunto il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio – rappresenta un'ottima notizia frutto del lavoro al tavolo di filiera realizzato in questi anni. Un'iniziativa di razionalizzazione che va nel senso di fornire alle imprese vitivinicole italiane un dato univoco e accurato che le possa aiutare nel confronto con i mercati internazionali».


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