Tonno in scatola, mercato da 1,3 miliardi Produzione nazionale a 75.800 tonnellate

Due maggio, giornata mondiale del tonno. Oggi più di 80 Stati praticano la pesca a questo esemplare, che in Italia si conferma uno dei comparti più virtuosi dell’industria (in Europa l’Italia è seconda solo alla Spagna). Leader della produzione domestica è il tonno in scatola, con un fatturato da 1,3 miliardi di euro (2017) - dati Ancit (Associazione nazionale dei conservieri ittici e delle tonnare) - una produzione nazionale da 75.800 tonnellate e un consumo da 155.000 tonnellate (+3% rispetto al 2016) .

L’incidenza del tonno sull’economia globale
La pesca di tonno apporta all'economia globale un contributo annuale di 42 miliardi di dollari. Per le sette specie di tonno più consumate commercialmente negli ultimi due anni, i pescatori sono stati retribuiti con somme tra i 10 e i 12 miliardi di dollari l'anno. La vendita al consumatore finale ha infine fruttato un profitto del valore di 42,2 miliardi nel 2014. Il Pacifico si conferma uno degli oceani più fruttuosi in termini economici, producendo introiti pari a 22 miliardi nel 2014.
Per quanto riguarda le specie, il tonnetto striato primeggia tra quelle consumate, in ragione del suo utilizzo da parte dell'industria conserviera mondiale, seguito dal tonno a pinne gialle, tipologia prediletta dall'industria di conservazione ittica italiana. Infine il tonno rosso, il cui valore oscilla tra i 2 e 2,5 miliardi di dollari all'anno.

Il valore nutritivo
«Proteine nobili, acidi grassi, omega 3, vitamine e sali minerali, iodio, potassio, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B: il tonno è un alimento estremamente nutriente e una risorsa importante per il benessere dell'organismo – commenta Pietro Migliaccio, presidente emerito della Sisa (Società italiana di scienze dell'alimentazione) -. Oltre ad essere parte integrante della dieta mediterranea, consente di ottimizzare tutte le funzioni vitali, anche nella versione in scatola che, grazie alle tecniche di conservazione, mantiene le caratteristiche nutrizionali simili a quelle del tonno fresco».

Il 2 maggio
La scelta di questa ricorrenza è stata sancita con la risoluzione dell'assemblea generale dalle Nazioni Unite nel 2016, in linea con quanto prescritto da Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo è riconoscere il valore di questo prodotto per la sicurezza alimentare e la nutrizione, lo sviluppo economico, l'occupazione.

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