Ambiente

Carditello, dopo la Reggia anche i boschi tornano agli antichi splendori dei Borboni

Silvia Marzialetti

Regione Campania e Fondazione Real Sito vogliono riqualificare e rendere fruibili al pubblico le aree di eucaliptus e lecci che hanno fatto da sfondo alle battute di caccia del re Carlo

Riportare Eucaliptus e lecci al loro antico splendore, restituendo a duemila ettari di terreni l’aura di un tempo che fu. Dopo l’impengo su monumenti e beni architettonici, l’attenzione di Regione Campania e Fondazione Real sito di Carditello si focalizza sulle aree boschive di San Tammaro, che circondano la reggia borbonica.

Siamo nella Campania Felix: un tempo in questo lembo di palude si estendeva una azienda agricola all'avanguardia destinata - su input di Ferdinando IV - all'allevamento di pregiate razze equine, alla coltivazione del grano e alla produzione di latticini e ortaggi. Tutte le attività ruotavano intorno alla Reggia neoclassica, che ospitava le memorabili battute di caccia di Carlo di Borbone.

Dal 1920 la proprietà fu ceduta all'Opera nazionale combattenti, mentre dipinti e arredi vennero trasportati nelle altre residenze reali. Fu allora che iniziò il declino, complici la dispersione dei possedimenti e l’incuria. Dal 2004 i primi passi di un rapido processo di rivalorizzazione, culminato nel 2013 con l’acquisizione del sito da parte del ministero dei Beni culturali che, tre anni dopo, insieme con Regione Campania e Comune di San Tammaro, ha avviato la Fondazione.«Il sito ha avuto fin dall'origine un legame forte con il paesaggio e la sua estensione va ben oltre la cinta muraria - dichiara Luigi Nicolais, il presidente - : comprende ampie zone boschive che lasciano intendere quanto vasto dovesse essere il territorio compreso nella visione dei Borbone» .

L’obiettivo del protocollo (biennale) siglato da Regione Campania e Fondazione è proprio quello di restituire alle aree verdi la loro vocazione di giardino storico e stazione sperimentale in agricoltura e di aprirle alla fruizione di cittadini e turisti. Lo conferma anche Franco Alfieri, capo della segreteria del presidente Vincenzo De Luca, il quale rilancia: «Faremo anche attività di formazione ed educazione ambientale».




© RIPRODUZIONE RISERVATA