- 09 Mag 2018
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Plasmon, prima bozza di piano industriale per lo stabilimento di Latina
Silvia Marzialetti -
Un investimento da 8 milioni per far crescere la nuova linea di pastorizzazione - fiore all’occhiello dell’azienda - e una spinta forte alla ricerca nel segmento della Nutraceutica.
Sono i principali elementi emersi dall’incontro avvenuto al ministero dello Sviluppo economico tra la Kraft-Heinz Plasmon, il Mise e la Regione Lazio per lo stabilimento di Latina, unico hub produttivo italiano dell’azienda.
Dal verbale di accordo trapelano alcuni asset del piano industriale che Kraft-Heinz Plasmon dovrebbe mettere a punto nel giro di pochi mesi, per contenere il drastico calo di volumi che sta mettendo in ginocchio il celebre marchio di prodotti per l'infanzia.
Il piano industriale
Si punta, da una parte, all'implementazione delle attività core, come la nuova linea di pastorizzazione - cui fa capo anche il settore degli omogeneizzati - che godrà di un investimento di 8 milioni, dall'altra alla ricerca di nuovi segmenti di mercato. Allo studio l'ipotesi - rivoluzionaria - di lanciare una nuova linea di prodotti per gli anziani, nuova terra di conquista in un Paese alle prese con un preoccupante calo demografico e un incoraggiante crescita dell'età media. L’altro segmento su cui si dovrebbe concentrare l’attenzione dell’azienda è quello delle zuppe da asporto.
L’azienda, inoltre, è sempre più determinata a focalizzare la propria attenzione sul private label, ovvero la produzione in conto terzi per la grande distribuzione.Hub di Napoli
Dal punto di vista della ricerca, l’obiettivo è puntato sul centro ricerche di Napoli, che dovrebbe diventare un centro d’eccellenza per la Nutraceutica, ovvero alimenti ad alto contenuto di componenti naturali benefiche per la salute .
Intanto azienda e sindacati hanno sottoscritto un accordo che prevede l'avvio, a partire dal 21 maggio, dei contratti di solidarietà per tutti i 309 dipendenti dello storico hub laziale, rimasto l' unico stabilimento produttivo italiano della Plasmon, dopo la cessione di Ozzano Taro da parte di Kraft-Heinz alla Newlat nel 2015.
Oltre ai celebri biscotti, qui si producono i brand Biaglut, Nipiol, Dieterba, Cuore di Natura e Aproten.