- 27 Mag 2021
-
Accordo sulla formazione tra Campus biomedico e Istituto agrario Garibaldi
G.d.O. -
L’Università Campus Bio-Medico di Roma e l’Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Garibaldi avviano un percorso comune per sviluppare formazione, innovazione e ricerca in uno degli asset chiave del made in Italy: l’agricoltura e l’alimentazione. Comparti che secondo l'Istat danno vita al 4,3% del valore aggiunto dell'ecnomia italiana.
L’accordo triennale, sottoscritto a Roma alla presenza del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nasce per incidere su uno dei settori a maggior potenziale di innovazione dal punto di vista scientifico e tecnologico, in cui si registra un trend di sempre crescente attenzione da parte delle giovani generazioni.
La collaborazione didattica e scientifica tra le due realtà, che potrà coinvolgere in futuro altri soggetti pubblici e privati, è focalizzato su attività di formazione alla ricerca per gli studenti dell’Istituto Agrario Giuseppe Garibaldi in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma su tematiche quali la sensoristica avanzata e intelligenza artificiale per l’agricoltura di precisione, nutraceutica e nutrizione di precisione per la medicina preventiva, tecnologie di automazione avanzata per la filiera agroalimentare, resilienza ai cambiamenti climatici nonché sulla partecipazione congiunta a progetti nazionali e internazionali su formazione e ricerca.
La collaborazione prevede anche l’attivazione di corsi di formazione professionale post diploma ITS, laurea, post lauream di primo e secondo livello nei settori delle Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana, Scienze e Tecnologie Alimentari e Gestione di Filiera, Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile, anche con il varo di Summer school organizzate dall’Università Campus Bio-Medico di Roma.
«Quello firmato oggi - ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi - è un accordo importante per la collaborazione tra il mondo della scuola, dell'Università e delle imprese. Dobbiamo sostenere iniziative come questa, alimentando e rafforzando le relazioni tra Istituzioni che puntano allo sviluppo delle competenze delle nostre ragazze e i nostri ragazzi, costruendo una filiera formativa tecnico-professionale in grado di attrarre i talenti dei giovani, soprattutto in una fase di grande trasformazione produttiva come quella che stiamo attraversando. Elemento fondamentale per il rilancio del Paese è la collaborazione tra il sistema di istruzione e della formazione con quello dell'università, della ricerca, delle imprese, puntando sulla capacità di innovazione e sulle attitudini dei nostri studenti».
«Intendiamo contribuire a dare immediata concretezza agli obiettivi del PNRR – ha aggiunto il Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Raffaele Calabrò – per quanto attiene i percorsi formativi dei ragazzi che, dagli istituti tecnici ITS, con la collaborazione e l’apporto dell’Università nel potenziamento delle loro competenze, possano trovare il pieno riscontro occupazionale nelle esigenze del mondo produttivo, o proseguire la propria formazione in ambito universitario sempre attraverso un dialogo aperto e condiviso con le imprese. In questo ambito, come Università, siamo molto impegnati anche con il sostegno al merito e con una massiccia attivazione di borse di studio».
«Il binomio agricoltura-innovazione - ha detto ancora la preside della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per l'Uomo e l'Ambiente, Laura De Gara - a favore dello sviluppo sostenibile, dei processi produttivi in grado di valorizzare la qualità e difendere il nostro patrimonio ambientale, la biodiversità, il rispetto delle tradizioni locali sono concetti che stanno entrando nella consapevolezza di tutti, a partire dai più giovani, attenti e motivati sulle sfide del climate change e degli obiettivi dell’Agenda 2030, desiderosi di contribuire in prima persona al recupero di una dimensione innovativa del mondo agroalimentare. E’ un trend importante che mette d’accordo il mondo delle imprese, che faticano a trovare figure professionali in grado di esprimere competenze trasversali alla gestione delle filiere alimentari e delle scienze dell’alimentazione e della nutrizione, con le vocazioni dei ragazzi che meritano di poter contare su percorsi formativi strutturati e coerenti con le proprie aspirazioni».