Imprese

Eataly, Andrea Guerra: «Lo sbarco in Borsa resta la via maestra nei prossimi mesi»

Silvia Marzialetti

Oscar Farinetti: «Siamo l’unica azienda di food globale, giusto quotarsi. Ma perchè l’economia riprenda in questo Paese bisogna ricostruire la fiducia»

«Stiamo compiendo una serie di step, che ci consentiranno di essere pronti per la Borsa». Andrea Guerra, presidente esecutivo di Eataly, illustra ad Agrisole i prossimi scenari della multinazionale del food. «Il piano va avanti - continua - il progetto c'è e la nostra volontà, sin dal primo giorno, è quella di aprire Eataly ad investitori e finanziatori».
Guerra aggiunge che per Eataly «la via maestra rimane la Borsa, luogo possibile e potenzialmente giusto nei prossimi 6-12 mesi», ma chiarisce: «Dobbiamo capire se ci sono altre modalità possibili per il nostro progetto di crescita e se sia il caso di avere a bordo altri investitori».

La tecnica della quotazione è ovvia: a un certo punto si spinge un bottone e si parte. «La spinta di quel bottone - spiega - dipende da come vediamo il mercato azionario nei prossimi 6-12 mesi, da come vediamo la situazione italiana, se è giusto quotarsi a Milano e non invece a New York».

Sull’opportunità di quotarsi interviene anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly: «Siamo l’unica azienda di food globale, è giusto quotarsi, di certo bisognerà vedere come andrà la Borsa nei prossimi mesi».
Commentando i dati Istat, che attestano un rallentamento dell'economia italiana, Farinetti aggiunge: «Per fare economia serve la fiducia. Nel nostro Paese, ora, c'è un calo di fiducia e quindi ci sono meno imprenditori che vogliono rischiare, meno lavoratori che vogliono impegnarsi, quindi cadono occupazione e consumi».
Farinetti si sbilancia anche sui difficili rapporti che il nostro Paese intrattiene con l’Europa: «Mi fa paura quando vedo gente a cui prudono le mani. Stiamo dichiarando guerra all'Europa e questo non va bene: dal Quaranta siamo riusciti a dichiarare guerra alla Gran Bretagna, alla Francia e poi per non farci mancare niente anche agli Usa e alla Russia. Io direi di smetterla di dichiarare guerra ad altri Paesi: c'è un problema, si alza il telefono e si ragiona».

Nuovi store
Intanto Eataly marcia spedita verso l’apertura di nuovi store nel mondo. Guerra illustra la tabella di marcia: «A fine dicembre apriremo uno store a Las Vegas, a marzo sarà la volta di Parigi, insieme con Galerie Lafayette». Step successivi Toronto, Verona (in autunno), Londra, Dallas e San Jose Silicon Valley nel 2020.

I giganti digitali
Quanto ai rumors usciti in primavera su eventuali partnership col gigante digitale Alibaba, Guerra non ha dubbi: «Abbiamo avuto e continuamente abbiamo delle conversazioni con protagonisti diversi in giro per il mondo, da sempre. Nel momento in cui la prospettiva di Borsa, visti gli orizzonti possibili e immaginabili, può essere diversa, dobbiamo anche immaginare di fare dei percorsi con capitali privati in modo diverso», conclude.


© RIPRODUZIONE RISERVATA