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La pesca con «la camicia» esce dalla nicchia e punta ai mercati esteri

G.d.O.

La Pesca di Leonforte Igp ha fatto dell’intuizione antiparassitaria avuta negli anni ’70 da un prodottore il proprio tratto distintivo. Prodotta in circa 800 tonnellate l’anno da circa 20 produttori punta a incrementare le vendite all’estero oggi concentrate in Germania e a Dubai

La Pesca con «la camicia» punta al salto di qualità. Si tratta della pesca di Leonforte (in provincia di Enna) Igp, presentata a Roma presso la sede dell'Aicig, l'associazione dei consorzi dei prodotti a indicazione geografica italiana. La Pesca di Leonforte, prodotta in circa 800 tonnellate l'anno, si contraddistingue per la particolare tecnica di coltivazione che da soluzione per proteggere il frutto dagli inconvenienti fitosanitari è diventato un tratto distintivo. La scelta di coltivare questo frutto avvolgendolo in una carta pergamena, risale agli anni '70 quando un agricoltore sperimentò questa strada con l'intento di proteggere i frutti dagli insetti. Quest'idea si è presto trasformata in una soluzione ottimale e sostenibile. Sia per l'ambiente, perché abbatte il ricorso ai pesticidi, sia perché protegge i frutti dagli agenti atmosferici salvaguardando così i raccolti.
«Il sacchetto rappresenta per la Pesca di Leonforte IGP un tratto distintivo di qualità, bontà, genuinità e dolcezza –ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte Igp, Carmelo Salamone – il fatto che sia una pratica particolarmente onerosa non rappresenta un deterrente: essa conferisce al frutto un sapore ed un profumo difficilmente riscontrabili in altri prodotti. Tale tecnica infatti, consente la raccolta in prossimità della maturazione ovvero quando i frutti hanno raggiunto un grado di dolcezza elevato e il residuo è praticamente pari a zero. La Pesca di Leonforte Igp comunque non è una sola – specifica il Presidente - ma sono tante antiche varietà locali che maturano da settembre fino a metà novembre. I frutti maturando tardi e nel sacchetto, assumono un colore giallo intenso con leggere striature rosse, profumatissime, con la polpa soda e dolce. La buccia cambia leggermente colore a seconda della varietà e dell'epoca di raccolta».

La coltivazione della Pesca di Leonforte Igp avviene nelle aree pianeggianti e sulle colline della Sicilia Centrale tra i 200 e i mille metri sul livello del mare nell'area che comprende i comuni di Leonforte Assoro, Agira, Enna, Calascibetta.

Gli ettari dedicati a questa produzione sono molto cresciuti a partire dagli anni Settanta quando la pergamena fu introdotta nei campi e fu cominciato questo lavoro certosino. I frutti ancora piccoli e verdi vengono infatti insacchettati a mano uno ad uno e chiusi con un sottilissimo fil di ferro; agli inizi di settembre i sacchetti vengono staccati dall'albero, si estraggono le pesche e si selezionano, ancora una volta a mano.

La produzione media annua è di circa 800 tonnellate e di queste poco più della metà è destinata a diventare Igp. «A coltivarla – ha aggiunto il direttore del Consorzio, Domenico Di Stefano - sono circa 20 produttori soci del Consorzio, mentre la distribuzione avviene per il 90% in Italia soprattutto grazie a grandi catene della GDO, ed il restante 10% viene esportato soprattutto in Germania e a Dubai» E l’obiettivo per il prossimo futuro è proprio quello di incrementare la quota di vendite all’estero.


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